giovedì 6 marzo 2014


SIAMO LIETI DI DIVULGARE QUESTA INIZIATIVA RIVOLTA ALLE DONNE MIGRANTI

L'Ufficio diocesano Migrantes è lieto di invitarvi

Domenica 9 marzo ore 17,00
in Via Sant'Agnese 26

all'evento dedicato alle donne migranti


ESSERE DONNA OGGI


Vi aspettiamo numerosi
 

giovedì 27 febbraio 2014

Rete Scuolemigranti: l’incontro con l’ARCI di Rieti

arci Rieti„I corsi d’italiano per gli stranieri non vengono finanziati e le associazioni non li attivano”, una dolorosa realtà disegnata da Valeria Patacchiola dell’ARCI di Rieti nell’incontro con Paola Piva, la nuova coordinatrice di Rete Scuolemigranti, che è andata a conoscere la situazione delle associazioni della Rete che si impegnano nell’insegnamento dell’italiano agli immigrati fuori Roma. Scopo del meeting è conoscere il territorio, espandere la Rete nella regione, coinvolgere le associazioni di volontariato, presentare le attività di Scuolemigranti in provincia e soprattutto conoscere come e dove si svolgono i corsi d’italiano per gli stranieri nel Lazio per poterli promuovere tramite la rete.
arci Rieti„C’è una grande domanda di corsi d’italiano e una carenza di risposta da parte degli insegnanti sia dal settore pubblico sia da quello privato perché le risorse sono scarse. Vengono tante persone all’Arci per chiedere dei corsi perché non ne trovano altri attivi nella città”, racconta Valeria. Durante la riunione, nella stanza accanto si sente in diretta la lezione d’italiano agli stranieri di diverse nazionalità che hanno saputo del corso tramite passaparola: alcuni parlano solo la lingua d’origine, altri l’inglese, ma tutti sono desiderosi d’imparare la lingua d’adozione per potersi integrare. Sono giovani e hanno un futuro avanti, sicuri di fermarsi in Italia, anche se alcuni dei loro amici hanno raggiunto i paesi del nord Europa. „Noi per fortuna abbiamo la rete di insegnanti volontari che negli anni abbiamo formato con i corsi di metodologia L2 e riusciamo ad attivare corsi a prescindere dai finanziamenti. Servono per dare il supporto scolastico anche ai minori presenti sul territorio quando vengono inseriti in scuola, molti di seconda generazione o arrivati con genitori da piccoli”.
arci Rieti„È mancata invece l’integrazione socio culturale degli stranieri, perché non ci sono le aggregazioni, le iniziative, oltre quelle sporadiche dell’Arci”, spiega Valeria e fa un quadro della città. Rieti è una città sonnolenta, a livello economico è moribonda, il nucleo industriale nato negli anni 60 con la Cassa del Mezzogiorno, finiti i finanziamenti e visti i pochi collegamenti, è in dismissione: le aziende hanno chiuso e adesso ci sono tantissime persone in casa integrazione. Le attività commerciali stanno chiudendo, come il bar storico in piazza. La migrazione costante negli anni ha aiutato gli stranieri a integrarsi nel territorio con la casa e il lavoro, difficilmente vanno al bar a prendere un aperitivo e socializzare. I principali paesi di provenienza sono la Romania e l’Albania, c’è una forte comunità ucraina che ha creato un’associazione, e i marocchini che provengono da due o tre città del Marocco. Tutti sono distribuiti bene nei distretti, alcuni si sono specializzati per quartieri: per esempio nella provincia di Rieti ai confini con la provincia de l’Aquila ci sono molti macedoni tagliaboschi, specializzati nella lavorazione del legno. Le rumene e le moldave sono ugualmente inserite nelle famiglie facendo un lavoro di cura. Molti migranti che vengono si rendono conto che a Rieti non ci sono molti sbocchi lavorativi, ma nonostante ciò non hanno mai dati problemi.
Valeria elenca le tecniche che utilizzano per insegnare: interattive, di animazione, le lezioni in power point utilizzando immagini, video. Si divertono con giochi di ruolo e uscite ad accompagnare i corsisti al bar, al supermercato. L’Arci organizza corsi d’italiano da dieci anni e nel percorso della formazione ha approfondito vari forme d’insegnamento agli stranieri. I corsi a pagamento per gli insegnanti L2 – un investimento fatto per quattro anni di seguito – hanno permesso di avere un certo numero di professori formati e di diffondere la cultura dell’insegnamento. Per poter garantire un numero costante di partecipanti ai corsi, che vanno da gennaio a giugno e riprendono dopo la pausa estiva, le iscrizioni rimangono sempre aperte. „Durante l’anno, per incentivare l’efficacia, abbiamo deciso di affiancare all’insegnante un tutor d’aula che punta sui ragazzi che hanno bisogno di tirocinio: per i casi complessi c’è sempre un punto di riferimento all’interno della classe”.
arci Rieti„A Rieti si fa poca rete su tutto, non c’è una grande collaborazione tra i rappresentanti CTP e le associazioni, nessuna di loro ci ha chiesto di fare esami agli studenti”, dice la professoressa Luigia Nardone del CTP 36. Al momento, si svolgono due corsi d’italiano agli stranieri, uno di 100 ore e l’altro di 80 ore, un progetto finanziato dalla comunità europea. „E’ stata una grandissima fatica trovare persone con permesso di soggiorno, come richiedeva il progetto”. Luigia Nardone racconta dei corsi di educazione civica che partiranno d’accordo con la prefettura e di quello che si fanno di mattina in carcere. Sempre dall’anno prossimo partiranno, nell’ambito dell’ istituto dei percorsi di riqualificazione per le persone che non possiedono il diploma: corsi di primo e di secondo livello. Al CTP si tengono anche corsi per ottenere il diploma di terza media e gli studenti sono tutti stranieri. „I lavoratori potranno fare corsi di pomeriggio, in più sono previsti corsi formativi individuali in cui le persone dichiarano di avere delle conoscenze e noi faremo gli esami per riconoscerle rilasciando dei certificati di competenza”.
L’insegnante della Caritas, Francesca Dinelli, racconta le modalità d’insegnamento dell’italiano ai rifugiati, mentre Paola Piva presenta i moduli e le possibilità di fare dei protocolli d’intesa tra la Rete Scuolemigranti e le associazioni, il CTP e Caritas e spiega come possano interagire e collaborare tra di loro per aiutare gli stranieri richiedenti permesso di soggiorno a ottenere il certificato A2.E’ stato messo in evidenza l’esempio degli insegnanti volontari di Piuculture, che insegnano l’italiano in 12 scuole romane. La proposta di Paola è di incontrare di persona i rappresentanti delle associazioni per capire esigenze e difficoltà e vedere come la Rete Scuolemigranti potrebbe aiutare ed intervenire in provincia. A breve, il blog della rete si trasformerà in un sito, www.scuolemigranti.org, qui si troveranno tutti i corsi d’italiano attivi e l’intento è costruire una mappa per il Lazio. L’iniziativa della rete è aggiornare il sito con tutte le attività delle associazioni che fanno parte di Scuolemigranti e se gli insegnanti hanno delle riflessioni pedagogiche, buone prassi, da raccontare potranno farlo sul sito. Il dialogo e la collaborazione dovrebbero essere sempre aperti.
Raisa Ambros
(19 febbraio 2014)

INVITO AI SOCI PRESENTI E FUTURI


”CARNEVALARCI”
  
 MARTEDI’  4 MARZO dalle ore 20:30 al neo nato 

 Circolo Arci il Gallo Brillo (via Bevilacqua n. 17, Rieti)

Il menù della serata prevede un BOUFFET di :

Antipasti misti locali
(bruschette, affettati, insalata di farro e alcune specialità della casa)

Primi piatti
(zuppa tipica Gallo brillo)

Secondi piatti
(Cous cous vegetariano e Cous Cous di carne)

Dolci
(frappe e dolci carnevaleschi)

Vino, acqua e bibite varie

Durante la serata Dj set a cura del Collettivo Young Refugees
ed effetti, spassi e svaghi di gruppo!

La serata è dedicata al carnevale, è libertà di ognuno portare o meno la maschera


La quota complessiva per partecipare è di 15 euro più la tessera Arci (2014).

Per info e adesioni: rieti@arci.it e 347/3456220.

Partecipate numerosi!

Estate 2014: campi di volontariato sui terreni confiscati alla mafie

 

Cari amici,

è tempo di E!state Liberi!
 

Sono on line già molte proposte per l'estate 2014 sui beni confiscati alle mafie. Un momento importante per conoscere la realtà dei beni confiscati, insieme a quei giovani che si sono voluti mettere in gioco costituendosi in cooperativa per la gestione di quei terreni che una volta erano di proprietà dei boss mafiosi e che oggi sono stati restituiti alla collettività. Anche per il 2014 sono tante le opportunità per i singoli anche minorenni, e peri gruppi.

Quest'anno, novità con l'introduzione dei campi per le famiglie  dei campi internazionali ed alcuni campi tematici come quelli del Mediattivismo e del Teatro Civile.




Vi aspettiamo per un'estate di corresponsabilità, impegno e divertimento!


Tanti giovani scelgono di fare un'esperienza di volontariato e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie gestiti dalle cooperative sociali di Libera Terra. Segno questo, di una volontà diffusa di essere "protagonisti" e di voler tradurre questo impegno in una azione concreta di responsabilità e di condivisione.

L'obiettivo principale dei campi di volontariato sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà. Caratteristica fondamentale di E!State Liberi è l'approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali. L'esperienza dei campi di lavoro ha tre momenti di attività diversificate: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, la formazione e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale.

E!state Liberi è la rappresentazione più efficace della memoria che diventa impegno, è il segno tangibile del cambiamento necessario che si deve contrapporre alla "mafiosità materiale e culturale" dilagante nei nostri territori.


Per maggiori informazioni sui Campi di volontariato: estateliberi@libera.it  oppure chiamare i numeri 06/69770335

giovedì 9 gennaio 2014

COMUNE AGRICOLA LA BELLE VERTE

Per fortuna, in mezzo a tante discussioni sterili, c'è chi fa qualcosa di concreto! Pubblichiamo la presentazione di una neo nata comune agricola che ci è stata inviata dai nostri compagni di viaggio di Popolo 33 
 
"In Sabina a pochi chilometri da Rieti, è nata una nuova esperienza libertaria: la “Comune agricola La Belle Verte”. Quattro compagni e compagne hanno deciso di fare delle idee libertarie una pratica di vita quotidiana, per tentare di rispondere insieme alle tante criticità a cui l'attuale situazione politica ed economica ci mette i fronte. Abbiamo scelto di farlo, cercando di realizzare uno spazio in cui la critica radicale alla proprietà privata, incontra la volontà di rimettere in discussione e ripensare, sperimentando, i metodi di coltivazione ed allevamento, la distribuzione delle merci e la produzione/riutilizzo delle risorse, il rapporto di interazione tra uomo, donna ed ambiente. Contemporaneamente ci siamo posti di fronte alla volontà di strappare questo fazzoletto di terra alla proprietà privata, puntando a realizzare uno spazio che possa divenire e restare comune a tutte e tutti quelli che vorranno attraversarlo ed arricchirlo, seguendo l'esempio dei compagni e delle compagne che prima di noi hanno sperimentato con successo questa esperienza.
Il nostro progetto punta fin dall'inizio ad aprirsi all'esterno ed ha bisogno del sostegno e della partecipazione di quanti più compagni e compagne possibile, per creare un luogo che sia di tutti e tutte quelle che vorranno unirsi a noi in questo percorso. Per questo vorremmo organizzare insieme a chi vorrà ospitarci delle serate di presentazione de La Belle Verte, in cui presentare le nostre idee, i nostri progetti ed i nostri prodotti. Se la vostra realtà fosse interessata ad organizzare un incontro saremmo felicissimi di farlo tutte e tutti insieme.
 

lunedì 23 dicembre 2013

LE "PROMETTENTI" INTENZIONI



Ispitato dallo spettacolo teatrale "PPP segni particolari nessuno" un nostro caro socio ha scritto una poesia...


 LE "PROMETTENTI" INTENZIONI

"Pier Paolo Pasolini m'ha salvato"

Dice un'artista non allineato

"Però, - dirà una madre - che peccato

Che tu non sia un bel plurilaureato"



Ora saresti sì dentro al sistema

Ma avresti già spezzato la catena

Leganteti ancora alla famigliola

Col cui tale fardello non si vola



Lo scrisse (e neanche su di un bigliettino) Pier paolo (di certo non un poetino):

"E', la famiglia, una grande boiata

Fortunato chi presto l'ha lasciata"



Ah, se soltanto avessi gli anni tuoi

Col mio senno attuale (quel di poi)

Me ne andrei a fare ...il guardiano di buoi Per il bene dei versi miei ...e tuoi!